Come rinforzare le proprie difese immunitarie?
Esistono molti fattori ambientali (esterni) e endogeni (interni) che tendono a indebolire le difese immunitarie innate proprie di ogni individuo: il cambio di stagione, il freddo, l’uso di antibiotici, il fumo, lo stress, l’alimentazione inadeguata, lo stile di vita privo di esercizio fisico, la senilità, la presenza di malattie croniche, un insufficiente riposo notturno.
Nel momento in cui le difese immunitarie sono basse, si manifesta un’aumentata suscettibilità alle infezioni di ogni tipologia, infatti aumenta il rischio di infettarsi da batteri, funghi e virus (virus influenzale o dal temuto Coronavirus).
Il modo più efficace di rinforzare le proprie difese immunitarie è quello di controllare il più possibile i fattori sopra menzionati, soffermandosi soprattutto su due fattori fondamentali: l’esercizio fisico e l’alimentazione.
Per esercizio fisico si intende lo svolgimento di qualsiasi movimento corporeo prodotto da muscoli scheletrici che si traduce in un dispendio energetico superiore al livello del riposo, e svolto in modo costante nel tempo. Per rendere semplice questo concetto non serve iscriversi alle Olimpiadi, è sufficiente ad esempio l’attività di camminata a passo veloce, ma non una volta e basta piuttosto bisognerebbe ripetere costantemente questa attività per 2-3 giorni nell’arco della settimana e nelle settimane successive.
Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta deve prevedere un introito corretto di verdure e frutta, si parla di 5 porzioni al giorno, di cui 2 di frutta e almeno 3 di verdura.
Quando si parla di porzione si deve precisare che la porzione standard di riferimento per le verdure e ortaggi crudi o cotti è di 200 g, per le insalate crude a foglia si parla di 80-100 g. Per la frutta fresca la porzione standard di riferimento corrisponde a 150 g (una mela o due frutti piccoli per rendere l’idea), mentre se si parla di frutta secca sia essa zuccherina, in guscio o oleosa, la porzione di riferimento è di 30 g.
Queste indicazioni sono valide per favorire il mantenimento dello stato di salute in generale e oltre al rispetto delle 5 porzioni al giorno è necessario variare le scelte alimentari prediligendo i frutti e le verdure di stagione.
Durante il cambio di stagione con una buona alimentazione è necessario una consulenza con il nutrizionista?
Il cambio di stagione, il freddo, l’uso di antibiotici, il fumo, lo stress, l’età avanzata, determinate patologie croniche presenti rappresentano fattori che possono aumentare i fabbisogni specifici di micro e macronutrienti anche quando la base alimentare è buona e prevede già le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Cosa fare in questi casi?
Bisogna valutare i fabbisogni energetici e lo stato nutrizionale della persona insieme ad un nutrizionista, valutare la presenza di eventuali patologie croniche che possono portare a deficit di determinati micro-macro elementi, modulare gli altri fattori che possono influire sullo stato di salute ed eventualmente disporre di un piano di integrazione controllata che preveda l’aumento dell’introito di vitamina C, vitamine del gruppo B, calcio, ferro e zinco e/o fitocomplessi naturali come quelli a potente azione immunostimolante nonché remineralizzante propri dell’Echinacea purpurea, dell’Astragalus membranaceus, della Rosa canina, dell’aglio o dell’erba medica (Medicago sativa).
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista