Caviglie e Piedi gonfi
Caviglie e Piedi gonfi

Caviglie e Piedi gonfi? Vediamo insieme perché e come comportarsi

INDICE

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Introduzione

Quante volte sentiamo dire dai nostri pazienti “ di sera mi si gonfiano sempre le caviglie ed i piedi, potrebbe essere la circolazione?”. La risposta a questa domanda non è così immediata come potremmo pensare, perchè il problema delle caviglie gonfie non riconosce una sola causa. Ma vediamo bene di cosa si tratta. Per caviglie gonfie si intende un ingrossamento dei tessuti molli tra la gamba ed il piede, esattamente all’altezza dei malleoli, ossia quelle ossa sporgenti all’interno e all’esterno della caviglia. Avere caviglie gonfie sta ad indicare un problema riferito all’arto inferiore, sia esso vascolare, linfatico, articolare, muscolare, tendineo o legamentoso.
In alcuni casi questo gonfiore puo’ essere causato da un trauma, in altri puo’ essere la conseguenza di una disfunzione piu’ grave che puo’ comprendere anche dei distretti limitrofi come la gamba ed il ginocchio. Spesso il gonfiore alla caviglia è accompagnato da dolore e cambiamento del colore e della temperatura della cute.
Caviglie gonfie e piedi gonfi sono problematiche comuni e, di solito, non destano preoccupazione, ma piedi e le caviglie gonfie quando sono associati ad altri sintomi potrebbero segnalare una disfunzione dei fluidi od un processo infiammatorio in atto.

Breve richiamo anatomico

Che cosa è la caviglia?
La caviglia è un’articolazione sinoviale del corpo umano che si trova localizzata all’ estremità di perone e tibia (ossa della gamba) e all’estremita del piede.
La caviglia è stabilizzata da un complesso sistema di 7 legamenti:
• i legamenti interni (che sono 4);
• i legamenti esterni (che sono 3);
• i legamenti interni (che sono 4), tra cui il legamento deltoideo;
• i legamenti esterni (che sono 3), tra cui il legamento peroneo astragalico anteriore, solitamente il più colpito in caso di distorsione.
Questa articolazione, insieme al sinergismo piede-tibia-perone, permette al piede di compiere due movimenti opposti: la flessione dorsale e la flessione plantare. La flessione plantare è quando il piede si allontana dalla gamba; la flessione dorsale, al contrario, è quando il piede si avvicina alla gamba. Essa permette anche di compiere i due movimenti di eversione ed inversione ( movimenti rotatori).

Caviglie e Piedi gonfi

Quali sono i sintomi delle caviglie e dei piedi gonfi?

Generalmente quando si ha una caviglia gonfia si avverte una sensazione di ispessimento della zona al di sopra del piede che, come già detto, può essere accompagnato da dolore e limitazione nel compimento dei movimenti di flessione, estensione, pronazione e supinazione della caviglia. A conseguenza di ciò, spesso si può riscontrare difficoltà nella deambulazione in quanto il dolore percepito aumenta nella fase di carico del peso corporeo.
La sintomatologia può variare a seconda del tipo di problematica. Generalmente il gonfiore alla caviglia può essere associato ad un processo infiammatorio in atto. I segni noti dell’infiammazione sono:

rubor-rossore: lesione della componente appartenente al microcircolo dell’area lesa
tumor-gonfiore: presenza di edema
• calor-calore: aumento del flusso sanguigno e della temperatura sulla zona, riscontrabile anche alla palpazione
dolor-dolore:generato dall’aumento della pressione causata dall’edema e dalla risposta della componente sensitiva stimolata dalla compressione del fluido
functio laesa: difficoltà nel compiere i movimenti di flessione, estensione, pronazione e supinazione (riduzione dell’articolarità

Le cause note di gonfiore alla caviglia e ai piedi

Abbiamo già detto che numerose possono essere le cause che generano gonfiore alle caviglie, al piede o all’intero distretto della gamba. Vediamo insieme le più comuni, elencandole di seguito.

1) Complicanze della gravidanza.
Un certo gonfiore delle caviglie e dei piedi rappresenta una costante durante la gravidanza, in quanto durante la gestazione si generano delle modificazioni ematologiche, fisiche ed ormonali. Tuttavia, un gonfiore improvviso od eccessivo può essere segno di preeclampsia, una condizione grave in cui vi è un aumento della pressione arteriosa e delle proteine contenute nelle urine. Questa complicanza può verificarsi dopo la ventesima settimana di gravidanza. In caso di grave gonfiore o gonfiore accompagnato da altri sintomi come dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito o alterazione della vista, è opportuno consultare il proprio ginecologo.

2) Trauma al piede o alla caviglia.
Un trauma al piede o alla caviglia, sia esso acuto o cronicizzato nel tempo, puo’ generare gonfiore. Uno degli infortuni più comuni è la distorsione di caviglia, che si verifica quando si ha un allungamento, una lesione parziale o una lesione completa di uno o più legamenti del comparto mediale o laterale dell’articolazione (in base alla tipologia di distorsione). Nel caso in cui venga colpita la componente mediale, avremo una distorsione di caviglia per eversione più rara. Nel caso in cui sia la componente esterna quella colpita, avremo una distorsione di caviglia per inversione la più comune. Per ridurre il gonfiore dopo un infortunio al piede o alla caviglia si consiglia in prima istanza il riposo dall’attività sportiva per evitare di aggravare ulteriormente la propria condizione.

 3) Linfedema
Il linfedema è una raccolta di liquido linfatico nei tessuti che può svilupparsi a causa di problemi ai vasi linfatici o dopo la rimozione dei linfonodi. La linfa è un fluido ricco di proteine che normalmente corre lungo una vasta rete di vasi e capillari. Questo liquido viene filtrato attraverso i linfonodi, i quali intrappolano e distruggono sostanze indesiderate come i batteri. Quando si genera una problematica in prossimità dei vasi o dei linfonodi, il movimento del fluido può essere bloccato e causare gonfiore e pesantezza. L’accumulo di linfa non trattato può compromettere la guarigione delle ferite e portare a infezioni e deformità. Il linfedema è comune in seguito a trattamenti di radioterapia o rimozione dei linfonodi in pazienti affetti da patologie neoplastiche. In questi casi è opportuno consultare il proprio medico specialista e sottoporsi a trattamenti specifici professionali.

4) Insufficienza venosa
Il gonfiore delle caviglie e dei piedi è spesso un sintomo precoce dell’insufficienza venosa, una condizione in cui il ritorno venoso del sangue appare fortemente difficoltoso dai piedi fino al cuore. Normalmente le vene spingono il sangue che scorre verso l’alto attraverso delle valvole unidirezionali. Quando queste valvole vengono danneggiate o indebolite, il sangue fuoriesce dai vasi sanguigni ed il fluido viene trattenuto nei tessuti molli, in particolar modo nelle caviglie e nei piedi per ragioni di gravità. L’insufficienza venosa cronica può portare a cambiamenti del colore della pelle, ulcere della pelle ed infezioni. Se manifesti segni di insufficienza venosa è opportuno consultare un angiologo ed effettuare un ecodoppler.

5) Infezione
Il gonfiore dei piedi e delle caviglie può essere un segno di infezione. Le persone con neuropatia diabetica o altri problemi nervosi dei piedi sono a maggior rischio di infezione. Il diabete spesso è causa di alterazioni a livello anatomico e funzionale del piede. Per i pazienti affetti da diabete è importante ispezionare quotidianamente i piedi alla ricerca di vesciche e piaghe, poiché i danni ai nervi possono accentuare la sensazione di dolore ed i problemi ai piedi possono progredire rapidamente. Nel caso in cui un paziente diabetico manifesti gonfiore al piede o una vescica infetta è opportuno consultare immediatamente il medico.

6) Coagulo di sangue
I coaguli di sangue che si formano nelle vene delle gambe possono fermare il flusso di ritorno venoso e di conseguenza essere causa di gonfiore alle caviglie e ai piedi. I coaguli di sangue possono essere superficiali
(presenti nelle vene appena sotto la pelle) o profondi ( una condizione nota come trombosi venosa profonda). I coaguli profondi possono bloccare una o più vene principali delle gambe. Questi coaguli di sangue possono essere letali se si staccano e viaggiano verso il cuore e i polmoni. Nel caso in cui si generi gonfiore ad una gamba associato a dolore, febbre di basso grado e ad un cambiamento del colore della gamba interessata, potrebbe esserci una problematica legata alla circolazione e, come nei precedenti casi, è opportuno consultare un medico specialista.

7) Patologie cardiache od epatiche
A volte il gonfiore può essere dovuto a come malattie cardiache, epatiche o renali. Le caviglie che si gonfiano la sera potrebbero essere un segno di ritenzione di sali e acqua a causa dell’insufficienza cardiaca. Le malattie del fegato, invece, possono influenzare la produzione di una proteina chiamata albumina, che impedisce al sangue di fuoriuscire dai vasi sanguigni e depositarsi nei tessuti circostanti. Una produzione inadeguata di albumina può causare una perdita di fluido che, per gravità, si accumula nei piedi e nelle caviglie; tale fluido potrebbe accumularsi anche nell’addome e nel torace. Se il gonfiore è accompagnato da altri sintomi tra cui l’affaticamento, perdita di appetito ed aumento di peso, è opportuno consultare il proprio medico curante nel più breve tempo possibile.

8) Effetti collaterali dei farmaci
Molti farmaci possono causare gonfiore ai piedi e alle caviglie come effetto collaterale in quanto contengono particolari sostanze. Ne riportiamo alcuni esempi:
• Ormoni, come gli estrogeni (che si trovano nei contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva) e il testosterone
• Calcio canale bloccanti, un tipo di farmaci per la pressione arteriosa che contengono nifedipina
• Steroidi, inclusi steroidi androgeni e anabolizzanti,. Ed i corticosteroidi (come il prednisone)
• Antidepressivi, tra cui: nortriptilina; desipramina e amitriptilina, inibitori delle monoaminossidasi (MAO); Fenelzina ( Nardil) e tranilcitpromina ( Parnate)
• Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
• Farmaci per il diabete

Caviglie e Piedi Gonfi

Quali sono i possibili trattamenti in caso di caviglie e piedi gonfi?

Abbiamo detto che possono essere molte le cause che generano gonfiore alle caviglie. E’ necessario far fronte al buonsenso della persona qualora questo fattore si presenti periodicamente o comunque con una certa continuità nel corso del tempo, in quanto sarà premura fare le dovute indagini e consultare uno specialista. Tuttavia nel caso in cui si generi gonfiore alla caviglia in seguito ad un trauma ( distorsione, collisione, traumi sportivi etc…) esistono diversi protocolli che possono aiutare a ridurre la sintomatologia dolorosa, ed in particolare a ridurre il gonfiore generato dall’evento traumatico.
In questi casi, subito dopo il trauma, nelle primissime fasi, è necessario prendere come dogma quello che a livello internazionale è conosciuto come il protocollo P.R.I.C.E.
Il P.R.I.C.E. è un protocollo di intervento che può essere usato in tutta sicurezza subito dopo il trauma.
P.R.I.C.E. è l’ acronimo di:
• Protection: scopo è quello di proteggere le strutture danneggiate. La protezione è necessaria ai fini di non esporre la zona a movimenti poco adeguati o a sovraccarichi inutili che potrebbero peggiorare la situazione già di per sè precaria.
• Rest: lo scopo del riposo è quello di consentire ai processi riparativi di compiere il loro lavoro, e di non andare a sollecitare la zona del dolore.
• Ice: Il ghiaccio è uno dei trattamenti più efficaci e più utilizzati in qualsiasi tipo di situazione traumatica. Si consigliano 2-3 applicazioni al giorno di max 15-20 minuti, non a contatto diretto con la pelle.
• Compression: associare all’effetto sopracitato del ghiaccio un bendaggio elastocompressivo della zona lesa risulta ottimo per la riduzione dell’ edema, sfruttando allo stesso tempo l’azione della crioterapia (ghiaccio).
• Elevation: l’elevazione dell’arto deve essere al di sopra del livello del cuore al fine di favorire il ritorno venoso ed il drenaggio linfatico, oltre che per ridurre l’afflusso sanguigno nell’area di lesione.
Un altro protocollo riconosciuto a livello internazionale e molto più adeguato nei casi di lesioni tendinee e legamentose è il protocollo M.E.A.T. (movimento-esercizio-analgesici (naturali)-trattamento fisioterapico) Questo protocollo risulta essere il favorito nei casi in cui la riduzione dei tempi di recupero è fondamentale.

Altri validi aiuti nel caso in cui si generi gonfiore alla caviglia sono:
• Tenere in scarico la gamba
• Utilizzare stampelle durante la deambulazione (cammino)
• Shock-termico (ginnastica vascolare): esecuzione di leggeri movimenti di flesso-estensione delle caviglie in acqua, alternando 4 min in acqua fredda ed 1 min in acqua calda (terminando sempre con la fredda)
• Utilizzo di integratori che aiutano il riassorbimento del gonfiore
• Sospensione immediata di qualsiasi attività fisica ad impatto elevato
• Fisioterapia (strumentale e manuale)
• Massaggi linfodrenanti specialistici con associato bendaggio
• Idrochinesiterapia
• Trattamenti osteopatici
• Alzare entrambe le gambe a 45° per circa 10-15 minuti prima di andare a letto in modo da favorire il drenaggio linfatico
• Nei casi di gonfiore associato a disturbi del microcircolo è utile utilizzare leggins e calze a compressione graduata.

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