Onde d’urto focali e onde d’urto radiali: quale terapia scegliere?

INDICE

Cosa sono le onde d’urto?

Le onde d’urto radiali e le onde d’urto focali sono onde acustiche ad alta energia; introdotte inizialmente in medicina per curare i calcoli renali e successivamente utilizzate in campo ortopedico per la cura di patologie muscolo-scheletriche. Molti sono gli studi scientifici che ne dimostrano l’efficacia ed oggi vengono annoverate tra le terapie più importanti ed efficaci in quanto comportano numerosi benefici al paziente: alleviano il dolore, riducono l’infiammazione e stimolano la riparazione di ossa e tendini. Le patologie che possono essere trattate con le onde d’urto sono:
• Tendinite d’Achille;
• Tendinite rotulea;
• Tendinite del quadricipite;
• Epicondilite laterale / gomito del tennista;
• Epicondilite mediale / gomito del golfista;
• Tendinite bicipite / tricipite;
• Lacrime della cuffia dei rotatori a spessore parziale;
• Tendinite trocanterica;
• Fascite plantare;
• Steccobende;
• Ferite ai piedi;
• Spina calcaneare;
• Calcificazioni spalla;
• Borsiti.

Quali sono le tipologie di onde d’urto?

Esistono due tipologie di onde d’urto: onde d’urto radiali o balistiche, onde d’urto focali o focalizzate. Le due terapie hanno effetti diversi e vengono utilizzate per patologie e parti del corpo differenti. Le onde d’urto focali hanno un’azione concentrata su un’area ben delimitata, cioè focalizzata su un punto specifico del campo focale. Le onde d’urto focali hanno un generatore che crea un cambiamento drastico di pressione e si propaga ad una velocità maggiore del suono. Questa onda pressoria viene focalizzata da uno schermo che ha la forma di una parabola e la sua intensità può raggiungere l’equivalente di 1500 Kg per ogni centimetro quadrato in pochi nanosecondi per poi discendere rapidamente. Le onde d’urto focali possono essere generate da diverse tecnologie che producono lo stesso effetto:

Generatore piezoelettrico: è la tecnologia più utilizzata in quanto produce dei cristalli piezoelettrici immersi nell’acqua che, tramite delle contrazioni, provocano nell’acqua piccole onde di pressione che si trasformano in un’onda d’urto focale molto precisa.

Generatore elettromagnetico: è la tecnologia più semplice, formata da una bobina avvolta da una membrana metallica che viene attraversata da corrente, in base alla frequenza si ottiene un’espansione della membrana che provoca l’onda d’urto.

• Generatore elettroidraulico: è la tecnologia più usata in ambito urologico. È formata da due elettrodi, attraverso il passaggio della corrente, riscaldano l’acqua generando un evaporazione e l’innalzamento della pressione provoca un’onda d’urto focale.

Questa terapia con onde d’urto focali è utilizzata ed è efficace nel trattamento delle malattie ossee, articolari e tendinee e in particolar modo per risolvere patologie da sovraccarico, in caso di ritardo nel consolidamento delle ossa, di borsiti, pseudoartrosi, capsulite adesive, fratture da stress, tendinopatie inserzionali e fascite plantari. La terapia con onde d’urto radiali è una tecnologia approvata dalla FDA, food and drug administration. Le onde d’urto radiali non sono direzionate su un unico punto, ma si irradiano su una superficie più ampia. Sono indicate per il trattamento di patologie muscolo tendinee superficiali. Le onde d’urto radiali prevedono un’onda che viene generata mediante un apparecchio costituito da un compressore, connesso ad una unità esterna collegata ad un manipolo. La potenza del compressore genera un’onda di impatto sul corpo del paziente e sarà diffusa in modalità radiale su tutta la superficie trattata. L’onda di pressione, generata dall’onda d’urto radiale, può raggiungere intensità massime di 20 Kg per ogni centimetro quadro e la velocità di formazione del picco dell’onda è di 3 microsecondi. Le onde d’urto radiali vengono utilizzate soprattutto nei disturbi del piede come tallonite, fascite plantare, spina calcaneare e nel trattamento dell’epicondilite.

Quali sono le principali differenze tra le onde d’urto focali e le onde d’urto radiali?

Sono presenti 2 differenze sostanziali ed importanti tra le onde d’urto focali e le onde d’urto radiali:

– Nelle onde d’urto focali la velocità di propagazione dell’impulso pressorio è supersonica a differenze delle onde d’urto radiali la cui velocità è inferiore a quella del suono.

– Nelle onde d’urto focali l’energia viene centrata all’interno del tessuto, mentre nelle onde d’urto radiali l’energia diminuisce dalla superficie in profondità. Con le onde d’urto focali è possibile regolare la profondità di penetrazione e focalizzare l’energia direttamente sull’area da trattare. Questo non è possibile con le onde d’urto radiali, che vengono utilizzate per patologie più superficiali e in genere patologie muscolo scheletriche. Nello specifico trattano più frequentemente:

• Tendinopatia calcifica della spalla;
• Epicondilite del gomito;
• Tendinite cronica di De Quervain;
• Tendinopatia trocanterica con calcificazioni;
• Tendinopatie del ginocchio;
• Tendinopatia del tendine d’Achille;
• Fascite plantare.

Inoltre, possono essere utilizzate anche nel linfedema cronico organizzato e per stimolare la guarigione di ulcere cutanee croniche e cellulite. Le onde d’urto radiali hanno delle apparecchiature che richiedono un numero maggiore di onde d’urto e di più cicli di trattamento per la risoluzione di una patologia.

Quali sono gli effetti delle onde d’urto radiali e focali sul tessuto colpito?

Le onde d’urto focali e le onde d’urto radiali hanno molti benefici:
• Stimolano una nuova circolazione con la creazione di vasi capillari;
• Riducono l’infiammazione nei tessuti che hanno subito gravi danni;
• Riducono il dolore;
• Riassorbono le calcificazioni: le onde d’urto colpendo il tessuto calcificato, determinano un processo di disgregazione e gradualmente
permettono al corpo di attuare i meccanismi per assorbire le calcificazioni e di ridurre il dolore.

Onde d’urto radiali e onde d’urto focali: quali scegliere?

La risposta a questa domanda non è univoca ma dipende dal problema, è importante, per questo, rivolgersi ad un fisioterapista che valuterà a priori le cause che hanno portato quel distretto in disfunzione e consiglierà al paziente la terapia da eseguire. Per il trattamento con le onde d’urto radiali e con le onde d’urto focali sono necessarie, generalmente, più sedute che hanno una durata temporale variabile dai 10 ai 15 minuti. Sarà sempre lo specialista a valutare la durata temporale del trattamento nonché l’intensità, la frequenza delle onde d’urto focali e delle onde d’urto radiali, in relazione alla patologia da trattare e al grado di tolleranza del paziente. Se non si raggiungono gli effetti desiderati, si può ripetere il trattamento facendo una pausa di almeno 3 settimane dall’ultima seduta. Le onde d’urto radiali e le onde d’urto focali vanno eseguite solo dopo un’attenta valutazione attraverso un’ecografia o raggi X. Inoltre, possono essere un trattamento aggiuntivo ad altre terapie fisioterapiche, come laserterapia, tecarterapia, ecc..

Quali sono le differenze tra le onde d’urto e le terapie tradizionali?

I trattamenti fisici tradizionali come ad esempio gli ultrasuoni, la magnetoterapia e le infiltrazioni sono trattamenti “passivi” in quanto non vanno oltre il tentativo di controllare l’infiammazione e il sintomo dolore. Mentre le onde d’urto radiali e le onde d’urto focali individuano ed intervengono direttamente sulla causa che ha generato l’infiammazione ed il dolore. Il meccanismo delle onde d’urto radiali e delle onde d’urto focali sono riconducibili ai seguenti effetti:
Effetto antalgico che si realizza attraverso il rilascio di endorfine, sostanze prodotte nel nostro organismo, e l’inibizione di recettori specifici responsabili della trasmissione degli stimoli dolorosi.
Effetto antinfiammatorio che si realizza attraverso un aumento della vascolarizzazione nelle zone interessate mediante la formazione di nuovi vasi sanguigni con conseguente riparazione di micro- lesioni e miglioramento del trofismo dei tessuti.

Le onde d’urto radiali e focali possono provocare effetti collaterali?

Non ci sono particolari effetti collaterali con le onde d’urto radiali e le onde d’urto focali. In pochi casi possono nascere e formarsi lividi o ematomi sulla pelle causato dalla stimolazione circolatoria. Raramente il paziente può avvertire dolore nell’area interessata per uno massimo due giorni. Si tratta di una terapia non invasiva, per questo spesso consigliata.

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